Reati informatici avvocato
è stato ospite della trasmissione di una trasmissione televisiva su una rete nazionale.
L’avvocato ha parlato di privacy, trattamento dei dati personlai e i reati informatici che possono essere compiuti dalle imprese.
Va ricordato che la resposabilità penale delle società si estende oggi anche ad i reati compiuti attraverso la rete internet.
In particolare è necessario capire che nella predisposizione delel attività legate all’informatica le aziende debbono adottare tutti gli strumenti utili ad evitare la commissione di reati, ad esempio adottando
Il Modello 231 e i reati informatici
L’art. 24-bis del decreto legislativo 231/2001 disciplina il modello organizzativo sui reati informatici.
Gli articoli 24, 24 bis ed anche 25 novies D.Lgs. 231/2001 prevedono i reati informatici di cui all’oggetto, in particolare la seconda norma differenzia la cornice sanzionatoria a seconda della tipologia di reato.
Con l’aumento del lavoro in modalità smart working, molte aziende potrebbero perdere il controllo dei propri perimetri e assistere, di conseguenza, ad una proliferazione di reati informatici nelle fattispecie contemplate dal D.lgs. 231/2001.
D’altra parte il D.Lgs. 231/2001 prevede espressamente che tra l’autore del reato e l’azienda in questione non debba necessariamente configurarsi un rapporto di lavoro subordinato, essendo rilevabile il disvalore penale anche nei rapporti con i terzi, siano essi collaboratori o consulenti esterni.