Privacy emergenza nazionale
Privacy, il garante lancia l’allarme: “Proteggerla è un’emergenza nazionale” ROMA – “In Italia c’è una emergenza nella protezione dei dati che ha assunto una dimensione pari ad altre nostre emergenze nazionali, quali quella ambientale, quella energetica, quella infrastrutturale, che tanto negativamente incidono anche sull’immagine del Paese”. E’ l’allarme lanciato dal presidente dell’Autorità garante per la privacy, Francesco Pizzetti, nella sua relazione annuale al Parlamento. E continua, con un chiaro riferimento alle recenti vicende delle intercettazioni, da Vallettopoli ai dossier segreti del Sismi, ribadendo che “la libertà di informazione è sacrosanta e irrinunciabile in una democrazia”, ma che tuttavia questa libertà non può essere usata per giustificare tutto. “Non può essere invocata – spiega infatti – per considerare lecita la condotta di chi si procura informazioni illegalmente e con artifici inaccettabili”. “Troppo spesso – sottolinea Pizzetti – il diritto a informare e a essere informati è invocato per giustificare chi, magari estraneo al mondo dell’informazione, raccoglie notizie e dati a scopo di ricatto o di condizionamento, sotto la minaccia di renderle pubbliche”. Comportamenti simili rischiano di far sviluppare quella che Pizzetti definisce una “sindrome bulimica per la raccolta e l’archiviazione dei dati” personali, che trasformi “anche l’Unione Europea in un universo di controllati e di spiati”.