LA PIRATERIA torna a crescere nelle abitudini degli utenti internet mondiali, dopo anni di declino. In particolare, cresce per la prima volta in quasi dieci anni il traffico “torrent” globale, a quanto riporta un nuovo studio Sandvine.
E secondo gli esperti non ci sono dubbi: a causare il ritorno del vecchio peer to peer è la tendenza delle grandi piattaforme streaming ad offrire sempre più esclusive di film, serie tv, partite di calcio (Netflix, Sky, Mediaset, Timvision, Infinity, Dazn, per citare quelle nostrane, anche se il fenomeno è globale). E così gli utenti, per non spendere in abbonamenti multipli a questi servizi sono tentati a tornare a installare i client torrent
“Lo studio Sandvine non mi sorprende affatto e dimostra, a mio modo di vedere, che le politiche di esclusiva che i fornitori di servizi impongono per via contrattuale siano in realtà in grado di danneggiare la libera circolazione dei contenuti anziché favorirla”, concorda Fulvio Sarzana, avvocato esperto di copyright e media digitali.
“La riforma del copyright, in corso nella normativa europea, resta in questo solco e anzi peggiorerà questo problema. Come dimostra la scelta dei legislatori europei a mantenere i vincoli del geoblocking nel settore del copyright. A lungo andare questa politica di offerta si rivelerà un boomerang nei confronti degli stessi fornitori di contenuti”, prevede Sarzana.
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