Sta serpeggiando un certo nervosismo fra gli studiosi della privacy in vista della scadenza dell’ormai noto termine del 21 agosto.
Ad oggi 20 agosto, e salvo sorprese da qui a domani 21 agosto, il decreto di armonizzazione al GDPR non risulta pubblicato sulla Gazzetta ufficiale.
È necessario ricordare che l’articolo 13 della legge n. 163 del 2017, delegava il Governo ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della medesima legge (21 novembre 2017), e dunque entro il 21 maggio 2018, uno o più decreti legislativi per armonizzare il sistema italiano alla nuova disciplina europea.
Ai sensi dell’articolo 31, comma 3, della legge n. 234 del 2012 il termine di scadenza della delega, in assenza dei due pareri delle Commissioni dei rispettivi rami parlamentari ( che sono poi giunti n.d.r.) , è prorogato di novanta giorni, e, quindi, sino al 21 agosto 2018.
Ad oggi però 20 agosto non è stato pubblicato, a quanto sembra, il Decreto nella Gazzetta Ufficiale.
Cosa succede ora, se tra il 20 ed il 21 non viene pubblicato il decreto?
Niente!
Il decreto delegato infatti si perfeziona, secondo l’insegnamento tradizionale della Corte Costituzionale, in relazione agli art 76 e 87, V comma della Costituzione, all’atto della firma del decreto da parte del Presidente della Repubblica ( l’emanazione), e non all’atto della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, che può anche essere effettuata mesi dopo, senza che ciò possa inficiare in alcun modo la validità del decreto.
E il decreto sarebbe stato firmato ( il condizionale qui è d’obbligo) nella settimana del 10 agosto 2018, secondo quanto riportato dalla stessa Presidenza della Repubblica http://www.quirinale.it/page/2018_m08d06
La pubblicazione in Gazzetta è infatti un semplice requisito di efficacia e non una condizione di validità del decreto.
Quindi calma, non sbirciate in continuazione la Gazzetta Ufficiale, e godetevi le meritate vacanze!
Buona privacy a tutti!