Copyright: The italian SOPA

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NO ITALIA – Gli utenti italiani, spiega però l’avvocato esperto di digitale Fulvio Sarzana , «non avranno probabilmente mai modo di scaricare il programma». Sarzana fa riferimento al regolamento Agcom per la protezione del diritto d’autore online , che dopo la discussa approvazione dello scorso dicembreentrerà in vigore il prossimo 31 marzo. L’articolo 9 della norma prevede, previa segnalazione dei detentori dei diritti, il blocco Ip o dns sia dei siti contenenti materiale pirata sia di quelli che incoraggiano la pratica. «Il programma andrà scaricato da un portale a cui, essendo Pirate Bay già finito nel mirino delle istituzioni, i cittadini italiani non potranno accedere». Non solo, «potrebbero fare la stessa fine anche i siti che spiegano come aggirare i blocchi con l’utilizzo, ad esempio, dei dns di Google o di OpenDns», sempre in qualità di promotori della pirateria. Le associazioni Altroconsumo, Assoprovider, Assonet e Movimento di difesa per il cittadino faranno ricorso al Tar contro il regolamento nelle prossime settimane. Non si oppongono alla volontà di arginare la pirateria, ma al contenuto di un testo che non è uscito dal Parlamento, da cui ci si aspetta una presa di posizione legislativa per un settore che è profondamente cambiato dall’ultima norma sul diritto d’autore datata 1941. Altro aspetto che suscita perplessità è l’assenza dell’intervento di un giudice nel processo che può portare al blocco o all’oscuramento di un sito Internet.

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