Diritto delle telecomunicazioni
Lo Studio legale ha partecipato al tavolo di lavoro sulle telecomunicazioni organizzato dal sottosegretario allo sviluppo economico, Manzella, che si è tenuto il 23 dicembre scorso.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le tematiche relative all’assegnazione delle frequenze, alle problematiche relative alle infrastrutture fisse di telecomunicazione.
Il sottosegretario Manzella è il responsabile governtivo del piano Strategico per la Banda Ultralarga che è coordinato dalla Presidenza del Consiglio (PCM) tramite Il Comitato per la diffusione della Banda Ultralarga (COBUL), che ha definito la strategia nazionale e ne monitorerà la corretta attuazione.
Il COBUL è composto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero per la Pubblica Amministrazione, dal Ministero per gli Affari Regionali e Autonomie, dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal Presidente della Conferenza delle regioni e delle Province autonome e da Infratel Italia, società in house del MiSE, per l’attuazione e il monitoraggio della strategia.
Studio legale diritto delle telecomunicazioni
La locuzione banda larga (dal termine inglese broadband), nel campo delle telecomunicazioni e informatica, indica generalmente la trasmissione e ricezione di dati informativi, inviati e ricevuti simultaneamente in maggiore quantità, sullo stesso cavo o mezzo radio grazie all’uso di mezzi trasmissivi e tecniche di equalizzazione per trasmissione che supportino e sfruttino un’ampiezza di banda superiore ai precedenti sistemi di telecomunicazioni detti invece a banda stretta (narrowband).
Ci sono diverse definizioni tecniche su che cosa sia banda ultralarga. Deve raggiungere almeno 30 Megabit al secondo effettivi in download, secondo la Commissione europea (anche se ci si appresta ad aggiornare a 100 Megabit questo parametro).
La banda ultralarga consiste nella capacità delle reti di inviare dati ad altissima velocità, equivalente ad almeno 100 Mbps (definita “ultra fast broadband” nell’Agenda Digitale Europea) o ad almeno 30 Mbps (“fast broadband”). L’Italia porta avanti un piano strategico per la banda ultra larga, lanciato a marzo 2015. Attraverso siti dedicati, è possibile verificare la copertura della banda ultralarga al proprio indirizzo di casa, in tutte le regioni e province.