di federico martelli per Vice
Come chiedere a Google di rimuovere i risultati di ricerca
Nel maggio del 2014, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha stabilito che gli utenti europei hanno il diritto di chiedere ai motori di ricerca di rimuovere risultati relativi a query che includono il proprio nome. L’andamento di questa attività che riguarda migliaia di casi ogni anno viene reso pubblico da Google attraverso un report.
La procedura delle richieste di rimozione di risultati di ricerca avviene compilando per prima cosa un modulo web a cui segue una risposta automatica di ricezione della richiesta. Le richieste vengono valutate caso per caso da un team di revisori qualificati che, per i casi più complessi, si appoggia anche a un gruppo di avvocati. Gli interessati vengono contattati sia nel caso di rimozione dei contenuti,sia per ricevere una spiegazione nel caso in cui questa non avvenga.
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Ho chiesto un parere anche all’avvocato Fulvio Sarzana — che ha seguito alcuni dei più famosi leading case italiani in materia di diritti fondamentali e nuovi media. Per lui, in questo caso, interpretare il diritto all’oblio solo in termini temporali è limitativo.
Trattandosi di una vicenda giudiziaria conclusasi con un’assoluzione e dato che il caso di cronaca ha rilevanza esclusivamente locale — nonostante all’epoca abbia avuto risonanza anche sui media nazionali — avvalersi del diritto all’oblio sarebbe molto più semplice. In queste occasioni, infatti, non è sufficiente la pubblicazione di articoli che riportano come sono andate a finire realmente le vicende per ristabilire la reputazione dell’interessato.
La particolarità di questo caso che riguarda una persona che è stata assolta dalle accuse e il legame che la mancata rimozione può avere sullo stato di salute della stessa. Inoltre, emergono i soliti quesiti sul diritto all’oblio. Qual è il limite di tempo oltre al quale una notizia non è più giudicata rilevante? Inoltre, secondo quali criteri una notizia viene giudicata rilevante? Non esistono risposte univoche.
segue su https://motherboard.vice.com/it/article/ne7mpg/un-italiano-ha-chiesto-2-milioni-a-google-per-la-negazione-del-diritto-alloblio