Diritto all’oblìo Google deve cancellare le notizie false

Diritto all’oblìo Google deve cancellare le notizie false.

*di Fulvio Sarzana di S.Ippolito, avvocato, Studio legale Sarzana.

 

La Corte di Cassazione interviene con una ordinanza in materia di tutela della reputazione e dell’onore sul web.

Secondo il Supremo Collegio, Google deve cancellare le notizie false dal proprio motore di ricerca, ed al motore di ricerca si applicano comunque le norme in materia di responsabilità dei prestatori di servizi della società dell’informazione stabiliti dal  d.lgs. 70/2003, meglio conosciuto come decreto sul commercio elettronico.

E quanto ha statuito la Suprema Corte di Cassazione, in una ordinanza dei primi di giugno del 2022.

La questione era stata invocata  nasceva  dal motore di ricerca, che contestava una sentenza del Tribunale di Milano che disponeva la deindicizzazione della notizia   condannando anche il motore di ricerca al risarcimento del danno morale liquidato in via equitativa.

L’ordinanza esprime alcuni principi originali in tema di diritto all’oblìo, di deindicizzazione dei contenuti sul web, e sulla responsabilità del motore di ricerca.

Responsabilità che, contrariamente a quanto in genere si riteneva essere, viene riscontrata sulla base del decreto di recepimento della direttiva e-commerce.

La vicenda riguardava la diffusione sul motore di notizie propagate da terzi, dichiarate diffamatorie con sentenza passata in giudicato, e diffuse successivamente attraverso il motore di ricerca.

La Cassazione è intervenuta disponendo il diritto del ricorrente alla deindicizzazione dei contenuti rinvenibili a partire dal suo nome, inclusi quelli riferibili a siti gestiti da altri motori di ricerca.

Diritto all’oblìo Google deve cancellare le notizie false.

segue qui 

WeeJay