Ecco il Digital Markets ACT ( DMA). Dal 7 marzo.
Gli obblighi e le sanzioni.
Mancano pochi giorni al 7 marzo 2024, termine ultimo entro il quale le grandi realtà designate come gatekeeper dalla Commissione europea devono allinearsi alle disposizioni del DMA, il nuovo regolamento europeo volto a garantire che i mercati nel settore digitale siano equi e contendibili.
In realtà, alcuni degli obblighi hanno iniziato ad applicarsi fin dalla designazione, ad esempio quello di informare la Commissione di qualsiasi concentrazione prevista.
Il regolamento, insieme al Digital Services Act, costituisce il pilastro del Digital Services Package della UE, in vigore dal 2023.
I “gatekeepers”, sono i soggetti che hanno il potere di controllare l’accesso ai mercati digitali.
In estrema sintesi, si tratta delle piattaforme con un fatturato annuo di almeno 7,5 miliardi di euro, almeno 45 milioni di utenti finali attivi su base mensile e 10.000 utenti commerciali attivi su base annua.
Sono sei le società rientrate nella definizione di gatekeeper: Alphabet (Google), Amazon, Apple, ByteDance (Tiktok), Meta (Facebook) e Microsoft.
In generale, vengono coinvolte ventidue piattaforme, che operano in otto settori: i servizi di intermediazione (Amazon Marketplace, App Store, Google Maps, Google Play, Google Shopping, Meta Marketplace), la pubblicità (Google, Amazon e Meta), i social networks (Facebook, Instagram, Linkedin, TikTok), la condivisione di video (Youtube), i sistemi di comunicazione (Messenger e WhatsApp), i sistemi operativi (Google Android, iOS, Windows PC OS), i sistemi di ricerca (Google Search) e i browsrers (Chrome e Safari).
Qui è possibile vedere un raffronto tra le sanzioni del Digital service ACT rispetto a quelle previste dal Digital Markets ACT.
Ecco il Digital Markets ACT ( DMA). Dal 7 marzo.