depositate motivazioni sentenza google
– “Non esiste la sconfinata prateria di internet dove tutto è permesso e niente può essere vietato, pena la scomunica mondiale del popolo del web. Esistono invece leggi che codificano comportamenti che creano degli obblighi che ove non rispettati conducono al riconoscimento di una penale responsabilità”. Lo scrive il giudice Oscar Magi per motivare la condanna inflitta il 24 febbraio dal tribunale di Milano a tre dirigenti di Google. La società annuncia ricorso, ribadendo che la condanna “attacca i principi stessi su cui si basa internet”.