Depenalizzare uso posta elettronica dipendenti
Cenni sui problemi giuridici relativi all’uso delle apparecchiature informatiche e di telecomunicazione da parte dei pubblici dipendenti. Carlo Sarzana di S. Ippolito *** Premessa Da tempo il Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie ,Lucio Stanca. ha auspicato un utilizzo sempre più diffuso delle nuove tecnologie nel settore della P.A., e particolarmente dell’uso della posta elettronica,con l’obbiettivo anche di attivare per ogni dipendente una apposita casella. Tale obbiettivo, già menzionato nel documento programmatico avente come titolo “Linee guida per lo sviluppo della società dell’informazione nella legislatura”, approvato dal Consiglio dei Ministri del 31 maggio 2001, e richiamato dall’art.24 ,comma 8 lettera e) della legge 16.1.2003 n.3 , è stato poi ribadito nella Direttiva del sopracitato Ministro del 27.11.2003 avente come titolo “Impiego della posta elettronica nelle pubbliche amministrazioni”.L’iniziativa da ultimo citata ha però come corollario la risoluzione di una complessa problematica giuridica in ordine alla natura dei messaggi di posta elettronica (peraltro quest’ultima già in precedenza menzionata nella normativa in tema di documentazione amministrativa e di firma elettronica ), ai diritti e doveri sia dei dirigenti che dei dipendenti , ai riflessi giuslavoristici e di protezione dei dati e della privacy dei dipendenti.