Il tribunale di Hangzhou in Cina è diventato il primo organismo giudiziario al mondo a consentire l’uso della tecnologia blockchain per archiviare le prove da produrre in giudizio.
Il Tribunale si è pronunciato il 28 giugno scorso in una disputa sul diritto di divulgare opere al pubblico su reti di informazione ed ha stabilito che l’uso della tecnologia blockchain per archiviare le prove per via elettronica fosse legalmente ammissibile.
La Corte del capoluogo della provincia cinese di Zhejiang ha stabilito che l’uso della tecnologia blockchain da parte dell’attore per archiviare le prove fosse pienamente compatibile con il codice di procedura civile cinese e ha deciso che la violazione addebitata al convenuto fosse accertata sulla base di questa prova.
In questo caso, l’attore, una società con sede a Hangzhou ha citato in giudizio il convenuto , una società di tecnologia a Shenzhen, per aver pubblicato sul suo sito web un’opera protetta da copyright senza l’autorizzazione dell’avente diritto.
L’attore ha eseguito un’acquisizione automatica delle pagine Web delle parti contraffatte, nonché il codice sorgente tramite una piattaforma di terze parti, quindi ha caricato i registri in un formato compresso sulla blockchain di Factom e sulla Blockchain di Bitcoin.
Ma questa prova può essere legalmente ammissibile?
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