La cartella esattoriale notificata via PEC da Equitalia ( ora da Agenzia delle entrate riscossione) è nulla?
Così sembra emergere da una certa giurisprudenza delle Commissioni Tributarie Provinciali sparse sul territorio nazionale.
Da circa un anno e mezzo ( e, segnatamente dall’entrata in vigore della norma che ha stabilito l’obbligo di notifica delle cartelle via PEC) alcune Commissioni Tributarie provinciali stanno dichiarando la nullità delle notifiche effettuate dall’Ente di riscossione attraverso la posta elettronica certificata.
Tra i motivi addotti dai Giudici Tributari vi è che la cartella notificata via PEC è illegittima perché il messaggio accluso nella PEC non è l´originale dell´atto, in quanto nel messaggio vi è solamente una copia in PDF, senza attestazione di conformità (è una copia informale dell´atto);
A volte è stato stabilito che l´attestazione di conformità del messaggio, allegato alla PEC, non può essere apposta da dirigenti e funzionari di Equitalia (essi non sono Pubblici Ufficiali).
Si tratterebbe quindi, in quel caso, di una “pseudo” raccomandata “non sottoscritta” e senza data certa.
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