Concorrenza nelle tlc
Lo Studio legale di Roma specializzato nel diritto delle telecomunicazioni e nella concorrenza spiega alcuni profili relativi al ricorso al TAR.
Il modem libero tra diritto all’accesso e grandi oligopoli
Il modem libero è morto, evviva il modem libero.
La parafrasi del vero motto che accompagnava la dipartita di un
Re e l’insediamento di un altro, può ben identificare quello che
sta accadendo intorno alla libertà di modem.
Per molti anni in Italia non è stato possibile scegliere quale modem installare nella propria casa: questo dispositivo è infatti stato incluso negli abbonamenti proposti dai vari operatori telefonici.
La situazione è cambiata il primo gennaio 2019 con la delibera 348/18/CONS, con cui l’AGCOM ha decretato che gli utenti potevano utilizzare qualunque modem avessero preferito, senza essere legati a
quelli proprietari offerti dalle compagnie telefoniche.
La Delibera ha subito acceso una disputa tra i grandi operatori del fisso o del fisso-mobile, da un lato, e gli operatori più piccoli, supportati da alcuni produttori di apparati e alcune Associazioni di tutela dei consumatori, dall’altro.
La disputa è stata combattuta tra le aule dell’AGCOM e quelle giudiziali del Tribunale Amministrativo regionale per il Lazio e del Consiglio di Stato,
oltreché nelle controversie di fronte ai CORECOM regionali, e non è ancora giunta a compimento, dal momento che il più grande degli operatori italiani, Telecom Italia, ha deciso di impugnare davanti al Consiglio di Stato la sentenza del TAR che l’aveva vista parzialmente soccombere.
In realtà, alcuni grandi operatori hanno preferito ritirare i ricorsi presentati concentrandosi sulle nuove offerte che tenessero in considerazione i parametri stabiliti dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella Delibera 348/18.
Le controversie giudiziarie si trascinano più che altro sulla sorte dei contratti esistenti e sulla sorte da attribuire alle rateazioni a carico dei consumatori che avevano stipulato contratti in pendenza della
applicazione della Delibera contestata.
Concorrenza nelle tlc