Ricorso al tar Lazio.
Il Tar Lazio non ha accolto il ricorso cautelare presentato da alcune associazioni finalizzato alla sospensiva delle disposizioni relative ai voucher da 500 euro per connettività e pc o tablet a favore delle famiglie con reddito Isee sotto i 20mila euro.
Oggetto della discussione è la prima fase del Piano voucher, quella riservata a famiglie con Isee inferiore a 20mila euro (per contributi fino a 500 euro) e che però non si applica a tutti i Comuni italiani.
Il Tar del Lazio ha ritenuto prevalenti, nella fase cautelare i diritti degli utenti, nella particolare fase emergenziale, a poter realizzare in pieno i propri diritti costituzionalmente garantiti.
Nello specifico, i giudici amministrativi parlano di «natura emergenziale» per assicurare «in modo celere attraverso una procedura semplificata diritti costituzionalmente garantiti (allo studio e al lavoro».
Inoltre lo stesso organo ha considerato che la possibilità per i venditori di sottoscrivere accordi commerciali con gli operatori di rete escluda «che possa verificarsi il presupposto della limitazione della libertà del consumatore nella scelta del dispositivo per la fruizione del servizio di accesso ad internet».
Ricorso al Tar Lazio
Il Tar è un tribunale amministrativo di primo grado, con sede regionale.
Il Tar lazio è competente funzionalmente nelle controversie relative al mondo delle telecomunicazioni ed in particolare delle comunicazioni elettroniche.
Ad esempio il TAR è competente in tutte le questioni che riguardano il codice delle comunicazioni elettroniche.
Le controversie tra operatori di comunicazioni elettroniche e tra questi ultimi ed i consumatori possono essere sottoposte al TAR, oltrechè all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, conosciuta anche con l’acronimo AGCOM.
Il ricorso al TAR è previsto per ottenere l’annullamento, la revoca o la modifica di un atto amministrativo ritenuto lesivo di un interesse legittimo.
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