Le raccomandazioni dell’Own Initiative Report on Initial Coin Offerings and Crypto-Assets, che il Securities and Markets Stakeholder Group dell’ESMA, ovvero l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha pubblicato lo scorso 19 ottobre
In particolare, con questo testo, il SMSG riafferma la priorità di tutelare gli investitori e rivolge i propri consigli all’ESMA, invitando quest’ultima a sollecitare la Commissione Europea perché gli asset token in quanto investimenti vengano inclusi al più presto nella definizione di strumenti finanziari prevista dalla MiFID II, con l’effetto di estendere il campo applicativo della relativa disciplina Europea agli Exchange che facilitano la loro compravendita nel mercato secondario. Per l’Italia e per eventuali regolamentazioni ed offerte al pubblico degli asset digitali il problema non si pone, quale che sia la natura dei token di investimento ( e la natura di numerus clausus degli strumenti finanziari) e la disciplina ad essi associata.
L’Italia infatti in quanto membro a pieno titolo dell’Unione Europea ha recepito con il decreto legislativo del 3 agosto 2017, n. 129, le norme di attuazione e recepimento della MIFID II, che, insieme alla MiFIR, hanno preso il posto delle precedente regolamentazione europea, oltre ovviamente ad avere recepito da tempo la Direttiva prospetti.
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