Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione intervengono nuovamente sui Reati Informatici compiuti dai dipendenti pubblici.
In particolare il Supremo Collegio ha affrontato la vicenda di un dipendente pubblico che era stato condannato in base al reato p. e p. dagli artt. 81 cpv., 615-ter, primo comma e secondo comma, n. 1, cod. pen., ( accesso abusivo a sistema informatico), perché, con più atti esecutivi di un medesimo disegno criminoso, essendo autorizzato nella propria qualità di cancelliere in servizio presso una Procura della Repubblica ad accedere al registro delle notizie di reato Re.Ge., vi si manteneva in violazione dei limiti e delle condizioni risultanti dal complesso delle prescrizioni impartite dal titolare del sistema, in particolare accedendo alle informazioni inerenti il procedimento penale a carico di un terzo soggetto.
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