decreto installatori: concorrenza

decreto installatori: concorrenza

«È una limitazione incredibile alla concorrenza», afferma invece Fulvio Sarzana, avvocato esperto in diritto d’autore e nuove tecnologie. Che spiega al Sole24Ore.com: «L’art 2 punto 2 equipara gli installatori alle imprese titolari di autorizzazione generale per l’installazione e la fornitura di reti pubbliche di comunicazione elettronica. Gli Isp (Internet service provider) che versano in media 600 euro di contributi governativi dovranno quindi pagare, se vogliono fare il lavoro di installatori Wi-Fi, le cifre molto più alte che pagano gli operatori telefonici (almeno 23 mila euro). Questi invece potranno fare gli installatori senza versare niente in più. Altro elemento assolutamente contrario alla concorrenza è la costituzione di un albo che, come è noto, limita la concorrenza soprattutto delle piccole e medie imprese, ma che è anche un limite alla circolazione dei servizi in sede europea»,.

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