«Una sanzione di un ordine di grandezza superiore a quelle che finora l’Europa ha potuto dare ad Apple e altre big tech e persino, lo smembramento o la cessione di parti di società. Un po’ come gli Usa vogliono fare con TikTok». Fulvio Sarzana, tra i primi giuristi del digitale in Italia, è co-autore di un libro (Giuffrè, 2023) sui nuovi pacchetti normativi digitali europei. E immagina cosa può succedere con l’avvio dell’indagine dell’Antitrust sull’App Store di Apple

È da anni che si parla di possibili smembramenti delle big tech, in Europa e negli Usa. E a marzo 2024 l’Antitrust Ue ha sanzionato per 1,8 miliardi Apple per abuso di posizione dominante, su denuncia di Spotify. Perché ora è diverso?

«Ci sono molte differenze. Ora, grazie al Digital Markets Act, l’Europa può dare una sanzione giornaliera ricorrente fino a 50 milioni di euro (nel caso di Apple che ha un fatturato giornaliero di un miliardo di euro). Si arriva a 17 miliardi l’anno. Ma non è finita qui».

«A differenza del passato, ora l’Europa ha iscritta nelle regole una black list di comportamenti vietati. La sanzione che deriva dalla violazione non è più discrezionale, insomma. E ha fissato anche una white list di misure correttive, che le danno poteri di intervento molto più grandi. Si arriverebbe, in estremo, a quello che gli Usa vogliono fare con TikTok: dare alla società un aut aut, o smembri parti dell’azienda o chiudi in Europa».

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